La Eliopausa
Due decadi son passate da quando la Voyager e la Pioneer sono passate oltre le orbite di Nettuno e Plutone. La Voyager 1 visitò Giove e Saturno, un'impresa ripetuta pure dalla Voyager 2 che poi andò oltre Urano e Nettuno (1). Le molte immagini meravigliose che queste due sonde spedirono indietro sulla Terra diedero all'umanità una relativa visuale più importante dei giganti di gas per la prima volta.
Ma queste missioni storiche non terminarono con un flyby del pianeta. Oltre la zona planetaria della Fascia di Kuyper e poi oltre una zona di forte campo magnetico conosciuta come Heliosheath (elioguaina). Questa zona di confine avvolge l'intero sistema solare come un immenso, ovale invisibile.
Gli Scienziati pensano che questo limite si trova quando il vento solare, una momentanea effusione di particelle cariche soffiate via dal Sole, incontra gas-interstellari al limite dell'influenza magnetica del Sole. Il vento solare è spinto indietro qui, creando un bow-shock (caduta precipitosa di intensità del vento solare).
Il luogo esatto del limite di questo campo magnetico è sconosciuto, e tuttavia probabilmente varia. Sembra che la Voyager potrà passare attraverso quest'area, e l'effetto che avrà su di essa insegnerà ai scienziati molto sul confine dell'Eliopausa. Ritrovamenti preliminari supportano pure un'affermazione abbastanza diversa fatta nel mio libro uscente. Come vedremo,l'Eliopausa può giocare un ruolo cruciale nel capire la natura e l'apparenza della Dark Star (Stella Nera) stessa.
Indietro nel 2003 divenne apparente che la Voyager 1 stava entrando in un'area di spazio dove furono registrati strani effetti dalla sonda invecchiante. Si pensa che questa zona sia il Termination Shock.
"Il termination shock è dove il vento solare, un fine corso di gas elettricamente carico che soffia continuamente fuori dal Sole, è rallentato dalla pressione del gas tra le stelle. Nel termintion shock, il vento solare rallenta bruscamente dalla sua velocità media di 300 km/s a 700 km/s e diviene più denso e più caldo." (2)
"La maggior evidenza che la Voyager 1 sia passata attraverso il termination shock entro la parte più lenta e oltre la parte più densa è la sua misura di una crescita della forza del campo magnetico portato dal vento solare e implicato dalla diminuzione della sua velocità. Fisicamente, questo deve accadere ogniqualvolta il vento solare rallenta, come fa al termination shock... Nel dicembre 2004 , Voyager 1 osservò l'aumento del campo magnetico di un fattore pari a due e mezzo, come ci si aspetta quando il vento solare rallenta. Il campo magnetico è rimasto a questi alti livelli da dicembre sino ad ora. Un aumento nell'intensità del campo magnetico di circa 1.7 volte era stato visto al tempo dell'evento annunciato nel 2003." (2)
Il campo magnetico del Sistema Solare è oltre due volte come forza nella vicinanza del Termination Shock, e altrettanti più effetti complessi sono stati dedotti dai dati trovati dall'importante sonda Voyager 1:
"Voyager 1 osservò pure una crescita del numero di elettroni carichi al alta-velocità e ioni e un'esplosione di rumore dovuto all'onda del plasma prima dello shock. Questo si dovrebbe osservare se la Voyager 1 passasse il termination shock. Lo shock naturalmente accelera le particelle cariche elettricamente che balzano avanti e indietro tra le parti opposte veloci e lente dello shock, e queste particelle possono generare onde plasma." (3)
Gli scienziati studiando i fenomeni in questa regione di spazio hanno concluso che c'è una situazione complessa non prevista qui. Ci sono alcuni rimarchevoli cambiamenti del campo magnetico come il Vento Solare collide con vaste espansioni dei gas interstellari.
Allora quali tipi di effetti potessero essere osservati se qualcosa di più sostanziale dovesse venire a contatto con l'Eliopausa da oltre l'Heliosheath (elioguaina)?
primi segni sul potenziale di questi effetti provenirono da un'importante immagine presa dal telescopio spaziale Hubble indietro nel 1995, mostrarono giusto questo. C'è un bow shock (vuoto) di circa mezzo anno luce attraverso cui si è creato quando il vento dalla stella L.L. Orione collide con il flusso della Nebulosa di Orione.
Ora, ho scritto in molte occasioni del cammino allungato della Dark Star, una teoretica sub-nana bruna che approccia al sistema solare durante il suo passaggio al perielio.
Questa entità è molto più massiva di Giove, e ha un forte campo magnetico di suo, superando quello del gigante gas gioviano. Nel mio uscente libro, discuto vari scenari riguardo come questa entità celestiale possa essere visibile da Terra, nonostante mantenga una forte distanza da noi. Una di queste possibilità è quella che la Dark Star incontra le regioni di spazio che la Voyager 1 sta ora attraversandola. Voyager 1 sta trovando una grande diminuzione di magneticità qui.
sembra ragionevole proporre che l'aggiunta di una sub-nana bruna entro tale area, completa con il suo proprio campo magnetico massivo, creerebbe effetti vastamente più complessi. Non son sicuro se questi effetti sarebbero così forti da creare una zona di luminosità nel campo magnetico, come un lento effetto dovuto ad una colossale aurora. Ipotizzo anche che la Dark Star stessa sarebbe affetta dalla zona dell'Eliopausa abbastanza dal divenire sovraccarica, causando l'emissione di fiamme di luce.. Non son sicuro se questi effetti teorici, anche se accadono, sarebbero talmente forti da esser visti da Terra.
Ma quando si guarda a quell'immagine dell'Hubble da L.L. Orione, si fa una pausa riflessiva, non è vero? Forse questo è davvero un meccanismo dove gli antichi furono capaci di poter osservare la Stella Nera (Dark Star).
Voyager 2 ha già raggiunto il confine dell'eliopausa inaspettatamente presto, conducendo i scienziati a credere che l'eliopausa stessa è distorta. Appare essere “ammaccata” nell'emisfero celeste meridionale da un campo magnetico sconosciuto. Potete leggere a riguardo alla fine della mia pagina sulla Voyager.
Written by Andy Lloyd, 26 Maggio 2005, e aggiornato il 24 Maggio 2006
author of 'The Dark Star' (2005), 'Ezekiel One' (2009), 'The Followers of Horus' (2010) and 'Darker Stars' (2019)
Tradotto in italiano da
Mattia il 22 Novembre 2008
Referenze
1) “Voyager’s Interstellar Mission”
2) B. Steigerwald "Voyager Enters Solar System's Final Frontier" NASA 24 Maggio 2005
3) JPL Press Release "Voyager Enters Solar System's Final Frontier" 24 Maggio 2005, with thanks to Monika